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Questa pagina è pronta per accogliere le nostre storie, le nostre sensazioni, le nostre esperienze...

Spero di ricevere presto materiale da inserire.

 

 

 

 

Ciao amore mio,

ti ho voluto, aspettato... pensavo mille cose e sognavo, sognavo te e Giacomo crescere assieme, giocare prima uscire in compagnia poi. Sognavo vacanze in montagna, sognavo di noi.

I nostri sogni non sempre si avverano e quello che speriamo non è realtà.

Sei un bambinone di quasi 10 anni, ai miei occhi sei bellissimo, sia dentro che fuori....sei dichiarato nello spettro autistico. Nato il 9 settembre del 2001 da un parto eutocico velocissimo, le tappe del tuo sviluppo sono state normali ma non hai iniziato a parlare ed eri davvero tranquillo, io invece mi agitavo, c' era qualche cosa che non riuscivo a capire di te... Non riuscivo a stare con te. Chiedevo aiuto a tutti e tutti dicevano che ero io, io agitata, io stanca, io depressa post partum, io che non avevo voglia di crescere due figli. Io, io, io.

23 gennaio 2003: Torino ospedale Molinette dottor Oskar Schindler "Signora faccia così.... cose cose cose.... se suo figlio si sblocca entro sei mesi bene se no la situazione è grave... sindrome adualistica" "cioè?" "autistico". Ho pianto, tanto, per tutto il tempo che rimaneva del giorno.

Il giorno dopo ti ho preso in braccio e sono ripartita, anzi siamo ripartiti. Insieme.

Ho letto, parlato, chiesto, studiato capito. L' autismo è brutto e di autismo non si guarisce ma è trattabile. Così arriva qui a casa Eleonora, con lei è come se ti avessi partorito un altra volta, hai iniziato a reagire e meraviglia: a due anni e mezzo stavi seduto al tavolino con lei per un ora a lavorare. A scuola arriva Monica, giovanissima ma pronta a tutto. Ho dovuto rivedere tutta la mia vita, ho rinunciato a molte cose e ho dovuto imparare a farne molte altre.

Più ordine e più regole condivise ti hanno aiutato a trovare una tua dimensione.

Monica continua ad essere il tuo angelo custode.

Fatica immensa, dolore, amore, stupore, lacrime, sorrisi, soddisfazioni....

Da un bambino che urlava e batteva la testa al muro pieno di stereotipie e non verbale, sei diventato un bambino che sa contenersi, sfarfalla solo quando è davvero eccitato, esprime i suoi bisogni verbalmente, ci fa partecipi dei suoi giochi e di ciò che gli piace, e esprime verbalmente le sue emozioni: NTENTO E ABBIATO. Sei curioso, hai voglia di fare e di imparare, hai iniziato a scrivere e leggi, sei capace di stare in mezzo ai tuoi compagni e godere della loro presenza. Il mio premio? Tu che mi corri incontro a braccia aperta e esclami: "Amoe mio!" abbracciandomi e schioccando un bacio sul mio volto.

Con papà, Giacomo e Roberta siete al centro del mio cuore.

La tua mamma.

 

(lettera a Filippo dalla sua mamma Anna)

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